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domenica 16 giugno 2013

Utilizzo della Graviola

Utilizzo della Graviola nella storia
 
Tutte le parti della Graviola sono usate in fitoterapia, tra cui la corteccia, le foglie, le radici, il frutto e i semi. Vengono attribuite alla graviola diverse proprietà che variano in base alle parti utilizzate della pianta. La tradizione tropicale utilizza gli estratti del frutto per combattere vermi e parassiti, per diminuire la febbre, aumentare il latte materno dopo il parto (galattogogo) e come astringente per combattere diarrea e dissenteria. I semi schiacciati sono usati come vermifugo contro parassiti interni ed esterni. La corteccia, le foglie e le radici sono considerate sedative, antispasmodiche, ipotensive e nervine; le popolazioni locali ne fanno un tè per alleviare vari disturbi. La graviola vanta una ricca lunga storia di utilizzo nella medicina erboristica come pure un lungo e documentato uso autoctono. Nelle Ande peruviane, l'infuso di foglie è impiegato per combattere il catarro e i semi triturati utilizzati per uccidere i parassiti. Nell'Amazzonia peruviana, la corteccia, le radici e le foglie sono utilizzate contro il diabete nonché come sedativo e antispasmodico. Gli indigeni delle tribù della Guyana utilizzano l'nfuso di foglie e/o corteccia di graviola come sedativo e tonico cardiaco. Nell'Amazzonia brasiliana l'infuso di foglie è impiegato per alleviare alcuni disturbi epatici e l'olio ottenuto dalle foglie e dai frutti acerbi è mescolato con olio d'oliva per essere utilizzato esternamente contro le nevralgie, i reumatismi e i dolori artritici. In Giamaica, Haiti e nelle Indie Occidentali, il frutto e/o il succo del frutto viene utilizzato contro febbri e parassiti nonché per stimolare la portata lattea e combattere la diarrea, mentre la corteccia e le foglie sono usate come antispasmodico, sedativo e nervino e per contrastare alcuni problemi cardiaci. Viene utilizzata inoltre contro la tosse, l'influenza, per favorire parti difficili, per alleviare l'asma, contro l'astenia, l'ipertensione e per combattere vari parassiti. Nella graviola sono stati isolati molti composti bioattivi e fitochimici grazie alle ricerche, di alcuni scienziati, risalenti agli anni '40 del secolo scorso. Molti impieghi della medicina popolare sono stati convalidati da tali ricerche scientifiche. I primi studi sono stati fatti tra il 1941 e il 1962. Alcuni studi condotti da vari ricercatori dimostrato che sia la corteccia e le foglie manifestano attività ipotensiva, antispasmodica, vasodilatatrice, rilassante e cardiodepressiva. Alcuni ricercatori hanno confermato le proprietà ipotensive delle foglie della graviola nei ratti in tempi più recenti (1991). Diversi studi fatti nel corso degli anni hanno dimostrato che le foglie, la corteccia, le radici, il fusto e gli estratti di semi di graviola posseggono proprietà antibatteriche in vitro contro numerosi agenti patogeni e che la corteccia manifesta proprietà antifungine. I semi di graviola si sono dimostrati attivi come antiparassitari in uno studio del 1991, e un estratto di foglie ha mostrato di essere attivo contro la malaria in altri due studi nel 1990 e nel 1993. Le foglie, le radici e i semi di graviola hanno manifestato proprietà insetticide. In un nuovo studio clinico del 1997,  nel frutto della graviola sono stati trovati molti alcaloidi con effetti anti-depressivi sugli ​​animali.

Ai giorni nostri l'interesse verso questa pianta si è drasticamente focalizzato sulle presunte proprietà antitumorali che essa pare possedere. In effetti tutti gli studi dimostrano che quasi tutte le parti della graviola possiedono proprietà antimutagene e anticancerogene molto marcate. Tuttavia non va dimenticato che queste ricerche sono state tutte effettuate in vitro e sugli animali, uomo escluso.